angoscia angoscia angoscia

 

 

Caparezza (Habemus Capa)> Ninna Nanna Di Mazzarò

"Apri gli occhi pupo, stai attento pupo, non temere l’uomo nero, non temere l’uomo lupo, non temere l’uomo cupo, temi solo l’uomo astuto. Lui fa da tutor prende tutto ciò che può, non fidarti nemmeno un po’, non fidarti nemmeno un po’, non fidarti nemmeno un po’ di chi fa come Mazzarò. Sto parlando di Mazzarò, dico Mazzarò, memorizzalo, se lo ammazzerò già lo so che lo rivedrò come Lazzaro, se ti si avvicina lo spezzerò come pane azimo, anzi no, come pan di zenzero, Mazzarò, come Verga io ti romanzerò. Vuoi la roba? La mia roba, no! Sono come una velina, non te la do. Nemmeno se fai goal su goal, nemmeno se fai rock & roll, nè se diventi status symbol, nè se ti metti in baby doll, i miei sentimenti non te li do… (ronf)
Aaah! Svegliati! Pargoletto svegliati! Giù dal letto sennò viene quel maledetto di Mazzarò che quando ero piccolo mi rubò il cavallo a dondolo ed i robot, la Mach 5 go go go, i lecca lecca con i bon bon, il vasino con la pupù, persino il cuculo del cu-cù cu-(swish), Supergulp alla Tv, Grisù, Scooby-Doo, la signora Minù, mi lasciò solo Winnie the Pooh, che se lo ficchi su per il…
Di chi è questo ciondolo? Di Mazzarò. Di chi è il cavallo a dondolo? Di Mazzarò. Di chi è il gioco da tavolo? Di Mazzarò. Di chi? Di Mazzarò. Di chi? Di Mazzarò.

Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può.
Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può.

Poi di botto fui giovanotto mentre lui in più diventò corrotto. Con più moneta di un terno al lotto comperò le ditte e l’indotto, fu padrone di ogni prodotto, fu modello di ogni picciotto, "Voglio roba" questo il suo motto, vuole roba? Che venga sotto, ‘sto galeotto stolto, gli do un cazzotto sul volto, restituisca il maltolto, sì, lingotto su lingotto… (pant pant…) Dov’ero rimasto? Ah, sì… Mazzarò comperò tutto ciò che potè, quando poi volle me, dissi "No", lui disse "Uè". Io chiusi gli occhi per un po’ e con orecchie da Dumbo, ascoltai quel manigoldo che volò via con un Jumbo, spalancando le orbite m’accorsi che coi suoi denari Mazzarò mutò i miei pari in quei dementi dei paninari, fighettini filoamericani con capi firmati, chini come cani con i capi più affermati, svegliati bimbo, via dal limbo degli assonnati che sei tra i suoi trofei più desiderati.
Di chi è la banca, eh? Di Mazzarò. E la casa editrice di chi è? Di Mazzarò. Di chi è l’azienda tessile? Di Mazzarò. Di chi? Di Mazzarò. Eh già, di Mazzarò.

Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può.
Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può.

La mia donna, bella donna, pure in unisex, a letto siamo un Mulinex, la metto a cuccia come Rex, col mio Vix-Synex vado spedito tipo Fed-Ex e vivo momenti piccanti emulanti il Tex-Mex. Ma in un multiplex vide Mazzarò con due transex, lui le disse "Ti porto ad Hollywood come il Frankie di Relax, beviti un paio di Beck’s e facciamo del sado-sex", e da quel giorno fu la mia ex, dura lex. Bù! Spaventati, non farti comprare da Mazzarò, non cedere al suo Rococò, nè ai contratti Co.co.co., gurugurugù qua qua no no, questo pupo non te lo do, gli sto insegnando il metodo che a te farà da antidoto. Mazzarò ha comprato tutto non gli manca niente, è proprietario di ogni ente anche inesistente, è un avido chirurgo che vuole il cuore della gente. Tu resta sveglio perchè lui fotte il dormiente! Di chi sono le pensioni? Di Mazzarò. Le comunicazioni? Di Mazzarò. Di chi sono i cromosomi? Di Mazzarò. Di chi? Di Mazzarò. Di chi? Di Mazzarò.

Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può.
Ninna nanna, ninna nò, sta arrivando Mazzarò.
Resta sveglio che sennò, porta via quello che può."

 

Autodafè

 

E alla fine neanch'io ho resistito…

mi sono visto l'esecuzione di Saddam.

Ero riuscito a resistere alla macabra curiosità

ai tempi della decapitazione… a mano di quel poveraccio americano…

Mi sembrava davvero troppo cinico scaricarsi una cosa del genere

solo per soddisfare quest'atavica e morbosa attrattiva che,

respinta o assecondata, ci accompagna un po' tutti…

è l'ovvio effetto dei tabù arcaici e delle censure sociali

sulla nostra psiche naturalmente avida di scoperte

e spaventata dalla morte, vogliosa di esorcizzarla

fissandola in faccia…

 

 

Impressioni? 

Dopo il senso di vuoto e di shock che mi diede vedere quei 2 skizzati

del liceo Columbine far fuori dei loro coetanei

e farsi saltare le cervella,

con dialoghi allucinanti da far invidia a Tarantino…  

bè, diciamo che dopo, resti semi-vaccinato agli sconvolgimenti emotivi

che gli snuff dovrebbero portare a una mente mediamente sana…

sottolineo il "semi"…

 

 

E pareri?

Su Saddam?

Solo un ragno spietato, mangiato da ragni più grossi,

altrettanto spietati, e molto, moooolto più ipocriti…

Dedicato solo a teeee…

Voglio dedicare uno degli ultimi o forse l'ultimo post di quest'anno

al mio sex simbol personale,

la donna dei miei sogni più inconfessabili…

la ministra Giovannona Melandri (anf…)

 

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Anche se non sei più un bocciuolo di giovinezza,

per me sei più attraente di stuoli di cubiste…

ai miei occhi la Kidman e la Bellucci te fanno 'na pippa,

 sexy Giovannona…

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Che ne so?

sarà la tua intelligenza,

sarà la tua semplicità,

sarà che non ne potevo veramente più di quelle papavere incipriate

che quando erano al tuo posto

parcheggiavano la Porche nei posti più impensati 

e poi se la tiravano da "lei nn sa chi sono io!"…

Non lo so. Fatto sta che prima che finisca l'anno voglio dire al mondo

che il mio sogno proibito sei tu! -Bella Giovannona!-

Se mi lascio con Besty (la mia ragazza, ma nn è una cosa seria:)

correrò da te sotto palazzo Chigi a urlarti:

"SPOSAMEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!"

PERCHE’ IL SILENZIO E’ DEI COLPEVOLI

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Scrivo queste rapide righe a soli tre giorni dai fatti inqualificabili

 

che hanno portato alla morte il mio grande compagno,

 

il presidente Allende.

 

Sul suo assassinio si è voluto fare silenzio;

 

è stato sepolto segretamente;

soltanto alla sua vedova è stato concesso di accompagnare quell'immortale cadavere. (…)

Quel cadavere che andò verso la sepoltura accompagnato

da una sola donna, che portava con sé tutto il dolore del mondo,

quella gloriosa figura morta era crivellata e frantumata dai colpi delle mitragliatrici dei soldati del Cile,

 che ancora una volta avevano tradito il Cile.

 

        Santiago, 15 settembre 1973 (Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto)

 

 

 

 

 

 

Omaggio a lei, Presidente

 

Il più grande e uno dei pochi comunisti che ammiro profondamente,

 

pur rifiutando il suo credo politico,

 

 per i suoi tragici errori quali la negazione della religione,

 

e la contraddizione intraducibile  della sua filosofia di fondo:

 

 il fine(la sparizione delle classi) che coincide con l’essenza(la lotta di classe).

 

La ammiro profondamente perché lei è salito al potere senza inganni,

 

senza colpi di stato,

 

senza rivoluzioni trasformate in regimi totalitari,

 

lei, a differenza della maggior parte dei suoi colleghi,

 

non ha promesso ai poveri del suo paese la terra dei lavoratori

 

per poi dar loro la terra degli schiavi (come disse un profeta russo).

 

Lei ha creduto fino all’ultimo nella DEMOCRAZIA,

 

nelle ISTITUZIONI, nella PACE,

 

e nella LIBERTA’ DI CULTO,

 

ha svelato la menzogna della propaganda capitalista

 

quando ha reso in pochi mesi il suo Paese

 

uno dei più ricchi economicamente,

 

statalizzando tutto:

 

le risorse energetiche, l’acqua, e persino le banche.

 

Ma a capo dello stato non c’erano mafiosi,

 

né avidi tiranni, né truffatori, né clienti corrotti di predatori stranieri,

 

c’era lei. E il Cile ha prosperato, per quel breve spazio di un sogno…

 

Ma i suoi nemici erano troppi, e troppo potenti:

 

il capo o miglior rappresentante dei suoi avversari esterni,

 

Nixon, batteva il pugno sul tavolo, quando vedeva che lei

non ci pensava neanche a baciargli la mano,

 

a pagargli il pizzo, come tutti gli altri; e la chiamava “son of a bitch”…

 

e i suoi avversari interni?

 

Quelli erano molti di più, e forse la odiavano persino più intensamente:

 

erano i grandi feudatari cileni, che prima di lei possedevano terreni sterminati,

 

e agli altri, la grande maggioranza, lasciavano la miseria

 

lei non ha tradito quello che è l’unico ideale del suo pensiero politico che condivido,

 

l’equa e solidale distribuzione delle risorse.

 

Ha tolto con l’autorità che chi sperava in lei le ha dato,

 

lo scandalo delle ricchezze eccedenti di pochi,

 

e ha ridistribuito quei terreni in lotti a tutti,

 

perché li lavorassero da uomini liberi

 

e non da moderni schiavi.

 

Per questo i figli di nessuno del Cile, e ogni altro uomo onesto

 

l’amava. E gridavano tutti insieme Allende, el pueblo te defende!

 

una folla incontenibile in festa,

 

di gente vera e spontanea,

 

non figuranti prezzolati, né burattini spaventati.

 

Ma i nemici  tramavano, si coalizzavano…

 

il livore era incontenibile…

 

e lei è morto.

 

E il pezzo sbagliato della scacchiera del diavolo è stato mangiato

 

barando, come era ovvio…

 

al suo posto il solito feroce dittatore,

 

encomiato, iper protetto…persino benedetto.

 

gli avidi hanno riavuto il bottino,

i poveri sono tornati al loro posto: poveri…e muti.

 

Hanno provato e sperano di cancellarla anche dalla memoria, Presidente.

 

Ma le orme di uomini come lei sono dure da coprire…

 

Omaggio a lei, signor Presidente,

 

riposi in pace

 

e dal luogo dove spero si trovi,

 

nonostante i suoi errori,

 

preghi per il suo amato Cile